INTRODUZIONE
Correva l’anno 2007 quando il nostro controverso fotografo Oliviero Toscani ritraeva per una campagna pubblicitaria contro l’anoressia la modella Isabelle Caro. Un’immagine semplice, in puro stile Toscani, dove il corpo pelle e ossa di Isabelle risaltava alla massima potenza. La campagna destò enorme scandalo, come era auspicabile, soprattutto in un’Italia irrefrenabilmente bigotta.
Noi su Gwent non siamo da meno, e da buon appassionato del lavoro di Toscani, personaggio per cui nutro una certa simpatia nonostante sue esternazioni talvolta controverse, ho deciso di ispirarmi a quella campagna per questo nuovo mazzo No Unit che fa dell’assottigliamento estremo del deck la sua caratteristica principale. Mano a mano che passano i round vedremo il nostro deck erodersi, sfinirsi, ridursi all’osso a velocità da codice penale. Infine avverranno due cose: o moriremo di stenti, o il nostro cachet salirà alle stelle, pronti a portale Ardal nelle mise più improbabili e alle sfilate più importanti.
Ma siamo nel 2020, scandalizzarsi è fuori moda, per cui, bando alle ciance e ciancio alle bande come direbbe il buon Calupama, indossiamo i nostri stivali col tacco gender fluid e prepariamoci a sfilare e sfinirsi sulla board di Gwent.
FUNZIONAMENTO
Su Gwent ci sono diversi sistemi per thinnare, ovvero sfoltire il deck, così da migliorare la possibilità di trovare le carte che ci servono nei round successivi. Ma perché thinnare solamente quando si può hyperthinnare? L’archetipo Hyperthin era sparito dai radar per mesi causa l’enfasi generata dalle nuove espansioni. Calata la marea dell’entusiasmo il meta ha cominciato a regredire ed alcuni archetipi che non si vedevano da quasi un anno sono tornati fuori.
In questa personale versione del deck, invece dell’accoppiata Tibor Eggebratch e Golem, presenti nella versione standard soggetta ogni tanto a brick, ho silurato il Golem per favorire l’inserimento di Albrich e Affan Hillergrand.
Questo significa perdere alcune powerplay, in favore comunque di altre, ed aumentare sensibilmente la possibilità di avere solo Tibor nel deck al termine del terzo round.
In aggiunta, abbiamo un poderosissimo leader Schiavitù per rubare una unità 6 di forza all’avversario, equivalente ad una giocata da 12 punti, praticamente la gente magra e nodosa che tira però delle sberle dolorisissime.
MULLIGAN
Il nostro mulligan sarà semplicissimo e si svolge così: qualunque cosa che deve uscire in automatico dal deck o che vogliamo alla fine la ributtiamo dentro, super easy.
Un esempio:

(nope)
Mullighiamo dentro Tibor che vogliamo nel mazzo fino alla fine. Mullighiamo dentro Affan che vogliamo far uscire con Albrich.
Teniamo in mano le nostre strategie, ovviamente Artorius Vigo per evocare tre Brigata Impera insieme, Menno Coehoorn per sfoltire una strategia, Venendal unità élite che si boosterà discretamente.
In sostanza sappiamo ciò che non vogliamo, se ciò che non vogliamo non ce l’abbiamo, e quindi tutto sta andando alla grandissima, azzardiamo UN mulligan della carta più scarsa sperando non ci venga una Brigata Impera in mano, che potremo rimandare indietro con il nostro secondo mulligan.
Per cose più semplici di queste dovete rivolgervi ai giocatori di Armonia.
IL PRIMO ROUND
Il primo round ha come obiettivo lo sfoltimento del deck, che talvolta potrebbe avvenire con combo che vanno degnamente accompagnate da suoni gutturali a la Bruce Lee.

(huuu huaaaa a-ta-ta-ta-ta-ta-ta)
Nell’immagine di repertorio qua sopra c’è una rappresentazione di Menno into Marcia into Artorius Vigo into Brigata Impera.
In un solo turno abbiamo tirato via dal deck 4 carte, il nostro giro vita improvvisamente è quasi perfetto.
Se abbiamo le Venendal élite e partiamo per primi potremo prima dedicarsi a massimizzare il boost dato dalle nostre strategie, cosa che potremo fare anche se partiamo secondi e l’avversario non cala unità che necessitano obbligatoriamente di rimozione.
Continueremo a giocare per vincere il round fin tanto che l’avversario non deciderà che anche basta, perché tanto noi facciamo troppi punti con poche carte.
Ci sono ovviamente carte da NON giocare, principalmente Tibor Eggebracht e Yennefer: divinazione.
Xarthisius possiamo considerarlo sia una carta da fine terzo round che una carta per sfoltire le spell dal mazzo.
Se l’avversario continua ad infastidirci non facendoci vincere il round rimandatelo nel suo antro angusto utilizzando il nostro leader.

(9 carte nel deck al primo round, not bad at all)
IL SECONDO ROUND
Se l’avversario ha passato e noi iniziamo il turno con 8 carte proseguiremo a sfoltire usando Albrich su Affan Hillergrand, per una giocata da 11 punti.
Se non abbiamo ancora utilizzato il nostro potere leader potremo cercare di sfoltire ulteriormente il nostro mazzo ed usare nel secondo round il nostro schiavitù da 12 in modo da non finire sotto di una carta per il terzo round.
Prima o poi, su tre round, i prodigi della chirurgia estetica renderanno perfetto il nostro deck.
IL TERZO ROUND
Auspicabilmente il nostro terzo round sarà breve e composto da power play dal forte impatto.
Se il nostro terzo round non è basato solo dalle nostre powerplay iniziamo a ribattere ad ogni carta avversaria con le strategie rimanenti.
Esaurite le nostre giocate secondarie sarà il momento di utilizzare Yennefer: divinazione su una nostra unità creata da Diplomazia Imperiale, rubata dal cimitero con Rimedio Sperimentale o con Schiavitù. Passeremo poi a Xarthisius, a Triss Merigold se non l’abbiamo già utilizzata, e valuteremo se è meglio far uscire dal nostro deck Tibor con Vilgefortz, o se usare Vilgefortz in modo offensivo (per esempio sul Golyat avversario come mostrato nelle seguenti immagini).


(una buona mano di partenza per il terzo round ed il deck sfoltito alla perfezione per Tibor)

(Fashionista Ardal che schiaffeggia con le mani nodose Woodland)
CONCLUSIONI
Paradossalmente la sola mancanza di Lancia Meravigliosa e Birra Contaminata non fa considerare, erroneamente, il nostro hyperthin un deck no unit. In realtà lo è a tutti gli effetti, avendo al suo interno il minimo sindacale di unità. Di versioni hyperthin ne girano diverse, più o meno estreme. Meno sono estreme e più aumentano le possibilità di briccare le nostre mani, permettendoci però di giocare versioni che forniscono out maggiori alla nostra Triss Merigold giocata prima del terzo round.
Le altre versioni fanno comunque utilizzo del leader schiavitù da 6.
In particolar modo potete dare un occhio alla lista personale di Clauz
https://www.playgwent.com/it/decks/26df78dfc0f0fd9286a6f7ea6b940f61
Lista che si differenzia marcatamente per il non utilizzo di Albrich e Affan e l’utilizzo di Golem Imperiale.
Il modo di giocare entrambe le liste è sostanzialmente similare, volto al primario sfoltimento del deck all’inizio della partita.
Adesso non vi rimane che decidere di iniziare il vostro processo dimagrante e sfoderare la vostra migliore magnum sulle board di Gwent in giro per la ladder.


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