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Face to Face with a Pro: Tailbot
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Faccia a Faccia con un Pro: Tailbot

Introduzione

ESC è lieta di presentarvi una nuova rubrica, intitolata “Faccia a Faccia con un Pro: Tailbot“, chiaro riferimento ad un celebre brano dei Daft Punk. Nel corso di questa serie Fritzdecat intervisterà alcuni dei più celebri Top Player nel panorama competitivo di Gwent. Le domande ruoteranno intorno ad alcune curiosità relative alle meccaniche stesse di gioco, conterranno consigli utili ai tanti Player che ci seguono, e qualcuna cercherà di mettere in luce anche il lato umano che si cela dietro al giocatore in questione. Desideriamo farvi conoscere quei volti che stanno facendo la storia del gioco.

Il primo ospite di questa Rubrica è Tailbot. Tutti conoscete la fama di questo giocatore polacco, Damian è un player straordinario, che vanta incredibili risultati sia in Ladder che nei tornei ufficiali e più importanti di Gwent. Vincitore di diversi Qualifier e Open, punto fisso di una competizione spettacolare come il Master: Tailbot è una colonna portante del gioco, fonte d’ispirazione per moltissimi di noi. Il suo stile di gioco è impeccabile, Damian è capace di sviluppare la sua idea di gameplay senza lasciarsi condizionare dall’opinione più comune.
Dietro questo grande giocatore si nasconde una persona straordinaria, simpatica e molto disponibile nei confronti di tutti coloro che lo seguono. Nelle rare occasioni in cui si trova in Live è sempre molto gentile nel rispondere alle domande che gli vengono poste, quando viene contattato in privato per dei consigli è sempre disposto a rispondere. Tailbot rappresenta in pieno lo spirito della Community di Gwent, basato sulla solidarietà tra giocatori e la sportività. Un ragazzo veramente splendido, un volto unico nel panorama di Gwent.

Godetevi questa prima intervista della rubrica Faccia a Faccia con un Pro: Tailbot.

Gwent: The Witcher Card Game

Faccia a Faccia con un Pro: Tailbot

Q1: Alla luce dell’ultima espansione e della recente Patch Note, ti ritieni soddisfatto dello stato attuale del Meta di Gwent? 

Non è così facile da dire all’inizio della stagione, ma sono ottimista sullo stato attuale del Meta. Gwent non è un gioco semplice da bilanciare, ma, dal mio punto di vista, gli sviluppatori fanno sempre un gran lavoro in questo senso.

Q2: Pensi che una meccanica come quella di Madoc sia salutare ai fini del gameplay del gioco? E, in generale, trovi corretta la scelta dei designer di spingere meccaniche come quella dei No Unit?

Non ho problemi con Madoc, in generale preferirei che fosse un po’ più debole e le bombe leggermente più forti. Penso che spingere per la meccanica del no unit sia un errore, tuttavia Madoc non ci sta riuscendo in modo significativo.

Q3: Ti senti di dare dei consigli ai player che si stanno recentemente approcciando al competitivo di Gwent? 

Bisognerebbe provare a giocare il più possibile senza sacrificare le proprie prestazioni, quanto più ti alleni a fare qualcosa, più diventi bravo a farla, e Gwent non fa eccezione.

Q4: Sai di essere uno dei punti di riferimento nel panorama competitivo del gioco, come ti rapporti con la tua fan base? 

È un po’ strano che io abbia dei fan, ma è sempre una bella sensazione vedere delle persone tifare per me e augurarmi il meglio nei tornei. Devo anche dire che mi sento un po’ in colpa quando non vado in streaming e non interagisco con la comunità il più possibile.

Q5: Una delle tue principali caratteristiche da giocatore è la capacità di riflessione e di valorizzare qualsiasi mano a tua disposizione. Ma, quali caratteristiche secondo te rendono un giocatore competitivo veramente capace di fare un significativo salto di qualità come player?

La conoscenza del gioco è ovviamente molto importante, devi conoscere i match-ups per prendere decisioni corrette. Diventi migliore giocando ed analizzando le tue partite. È anche importante avere una buona “potenza di calcolo”, se posso chiamarla così. Questo si riferisce alla capacità di analizzare tutte le situazioni di gioco più velocemente di altri, tenendo a mente tutte le cose di cui hai bisogno per giocare nella tua testa in ogni momento, pianificando in anticipo e cose del genere.

Q6: Come ti prepari ad una grande competizione? Vuoi svelarci qualche tuo segreto? Come parti nella costruzione della lineup? Come svolgi i tuoi test? 

Di solito guardo solo i mazzi che mi piacciono nel Meta corrente e poi provo a costruire una line-up attorno ad essi. Posso anche inventare mazzi specifici fatti per i tornei, ma non accade così spesso, poi metto alla prova quei mazzi giocando contro me stesso o contro alcuni dei miei compagni di team.

Q7: La maggior parte dei player lamenta il problema della Blue Coin, ritenendola causa principale di uno squilibrio nel gioco. Tu come ti poni a riguardo? Pensi sia veramente così incisiva nel contesto di un gioco come Gwent?

Penso che il bilanciamento del coin sia in una posizione decente in questo momento e molti mazzi in realtà preferiscono iniziare per primi, come la storia ha dimostrato, può essere molto rivelatorio in Gwent.

Q8: Ti piace l’Italia? Nel nostro paese sei molto apprezzato e sono tanti gli Italiani che fanno il tifo per te nelle grandi competizioni di Gwent. 

Non sono mai stato in Italia e non ho mai parlato con un Italiano di persona, ma devo dire che apprezzo molto il vostro paese per la sua storia e anche per la cucina.

Q9: Cosa pensi manchi al design di gioco per migliorare ulteriormente?

Penso ancora che il divario di potenza fra le carte con provvisioni di fascia bassa e di fascia alta sia eccessivo.

Q10: C’è un match o la serie di un torneo che ti è rimasta particolarmente impressa? 

Al momento non mi viene in mente nulla, quindi immagino di no. Ho grande stima nei confronti di tanti giocatori che ho affrontato sia in Ladder che in tornei importanti. Ciò che mi interessa è rivedere le mie prestazioni, per capire cosa posso migliorare nel mio modo di giocare e interpretare i game.

Q11: Come ti rilassi quando non giochi a Gwent? 

Tendo a fare molte pause tra una partita e l’altra quando gioco per rilassarmi e svuotare la mente, di solito mi guardo qualcosa per intrattenermi o suono uno strumento.

Si conclude così la prima intervista della rubrica Faccia a Faccia con un Pro: Tailbot.

Gwent: The Witcher Card Game

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